LA LOBBY EBRAICA DELL’INFORMAZIONE:
NUOVE RIVELAZIONI di Enrico Montermini
Non sono solito citare me stesso:
l’autoreferenzialità mi ha sempre messo a disagio. Tuttavia non posso non
tornare su quanto ho scritto lo scorso 1 agosto a proposito dell’esistenza di
una lobby ebraica che manipola l’informazione in Italia. [1]
Ne “Il lavaggio del cervello dei
goym” ho evidenziato come tra i decision maker della tv e della stampa la
comunità israelita sia rappresentata in modo sproporzionato rispetto alla sua
consistenza numerica: 35.000 cittadini ovvero lo 0,6% della popolazione. Tra
editori, direttori e giornalisti, limitandomi ai nomi più conosciuti, ho
elencato De Benedetti, Paolo Mieli, Clemente Mimum, Enrico Mentana, Gad Lerner,
Fiamma Nirenstein. Tuttavia ho omesso – e mi scuso per la svista – un’icona del
mondo culturale della Sinistra, Eugenio Scalfari:
<< Pensa che io un po' di
sangue ebreo ho scoperto di averlo. – confessa Scalfari – Da parte della nonna
materna, che pure era cristianissima e teneva Don Bosco sul comodino. Eppure,
anche se all'inizio non ci credevo, ho avuto prova che la sua famiglia era
ebrea, lo era ancora in parte, per esempio i suoi cugini, ed era una di quelle
famiglie di ebrei detti marrani, coloro che dichiaravano di essere cristiani
durante le persecuzioni antiche. Forse, dunque, non è poi così strano che vada
somigliando a mia madre >>. [2]
Quale specifica accusa muovo a
Scalfari? La sua nascita? No di certo! Non c’è colpa e non c’è merito ad avere
sangue ebraico nelle vene – ci mancherebbe altro! Però delle proprie opinioni
ognuno deve rispondere:
<< Ma se invece di
ragionare su un processo millenario ragioniamo di un processo di pochi secoli,
allora l’Africa diventa un elemento positivo, che va aiutato in tutti i suoi
problemi. E non solo l’Africa, ma tutti i popoli migranti che hanno di mira
Paesi di antica ricchezza, con i quali convivere nel tentativo di ridurre le
disuguaglianze. La vera politica dei Paesi europei è quindi d’essere capofila
di questo movimento migratorio: ridurre le diseguaglianze, aumentare
l’integrazione. Si profila come fenomeno positivo, il meticciato, la tendenza
alla nascita di un popolo unico, che ha una ricchezza media, una cultura media,
un sangue integrato. Questo è un futuro che dovrà realizzarsi entro due o tre
generazioni e che va politicamente effettuato dall’Europa. E questo deve essere
il compito della sinistra europea e in particolare di quella italiana >>.
[3]
Ecco dunque un’altra conferma di
come la lobby ebraica dell’informazione in Italia reciti un ruolo di primo
piano nella realizzazione del piano Kalergi.
Chiunque abbia un minimo di spirito critico è libero
di confrontare le affermazioni di Scalfari con quelle di Barbara Lerner Spectre,
fondatrice e direttrice dell’organizzazione sionista “Paideia”, e trarre le sue conclusioni:
<< I think there is a resurgence of
anti-Semitism because at this point in time Europe has not yet learned how to
be multicultural. And I think we are going to be part of the throes of that
transformation, which must take place. Europe is not going to be the monolithic
societies they once were in the last century. Jews are going to be at the
centre of that. It’s a huge transformation for Europe to make. They are now
going into a multicultural mode and Jews will be resented because of our
leading role. But without that leading role and without that transformation,
Europe will not survive >>. [4]
Eh, il buon vecchio Scalfari ha
gettato la maschera! In senectute veritas…
Enrico Montermini, 8/08/2017
[1]
E. Montermini, Il lavaggio del cervello dei goym, su “Il blog di Enrico
Montermini”, 1.08.2017. Cfr. https://enricomontermini.blogspot.it/2017/08/il-lavaggio-del-cervello-dei-goym-di.html
[2]
A. Giordano, Scalfari si racconta: l’importanza di chiamarsi Eugenio, su “Il
Venerdi”, 15.01.2016. Cfr. http://www.repubblica.it/venerdi/interviste/2016/01/13/news/l_importanza_di_chiamarsi_eugenio-131253663/
[3]
E. Scalfari, C’è l’Africa nel nostro futuro, su “L’espresso”, 6.08.2017. Cfr. http://espresso.repubblica.it/opinioni/vetro-soffiato/2017/08/02/news/c-e-l-africa-nel-nostro-futuro-1.307312?preview=true
[4]
E. Montermini, cit.
Montermini mi tolga una curiosita' ,come fa a stupirsi di Scalfari ,Basta leggere Celine lo diceva 80 anni fa che essere ebrei non era piu una Tara ma anzi era un privilegio avere il sangue del popolo eletto.E poi altra curiosita' : come fa a pensarla cosi sugli ebrei quando fa parte dell'accademia Della liberta si sa che quel sito e'amico degli ebrei,di Biglino frequentatore dei rotary club
RispondiEliminaAccademia della Libertà non è amica o nemica di nessuno. Noi cerchiamo di dare un'informazione libera, poi chiaramente ognuno ha la sua personale visione delle cose: non esiste una linea editoriale perché A.L. non è al servizio di nessuno.
EliminaPersonalmente non mi considero antisemita, semmai anti-sionista: c'è una bella differenza. E' come dire essere contro i Siciliani o contro la Mafia: non è la stessa cosa.
Quanto al signor Biglino io non ho titolo a parlare a suo nome: perché non si rivolge a lui?
Può scrivere a Biglino attraverso questo form, se crede: https://maurobiglino.it/contatti/
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