GLI SCHIAVI DELLE COOPERATIVE di Enrico Montermini
“Profughi offerti come schiavi dalle cooperative”: questo è il titolo di un servizio di Annamaria Parisi per “TG Treviso” che è andato in onda sull'emittente "Rete Veneto”.
Nel servizio viene mostrata la lettera di un’assistente sociale di un centro di accoglienza che offre agli imprenditori – cito fedelmente – “ragazzi gentili, umili, volenterosi, con un’ottima resistenza fisica e che non avanzano alcuna pretesa dal punto d...i vista retributivo, professionale o di turnazione”.
La lettera prosegue citando il progetto “Garanzia Giovani”, che offre la possibilità alle aziende di far lavorare i giovani a 400 euro al mese – avete capito bene: 400 euro! – grazie all’inquadramento come stagisti.
A rendere pubblica la lettera, provocando lo scandalo, è stata Maria Scardellato, sindaco di Orzato.

La prima domanda che mi pongo è se sono questi i famosi “lavori che gli italiani non vogliono più fare”. La risposta è sì, perché a una coppia di italiani occorrono almeno 2.000 euro per arrivare alla fine del mese: se uno dei due guadagna solo 400 euro in casa forse non si mangia.
Questo, però, non vale se sei uno dei "fortunati" residenti del centro di accoglienza di cui sopra: vitto, alloggio, vestiti, luce, acqua, telefonia e internet, tutto è stato già pagato! Solo così un povero diavolo può accontentarsi di 400 euro al mese!
Naturalmente tanto il centro d'accoglienza quanto il progetto "Garanzia Giovani" sono finanziati dai contribuenti, altrimenti che gusto c'è?
La Sinistra italiana ha scatenato una guerra tra poveri per il profitto delle sue cooperative. Poi ci fa lezioni di filosofia morale sul dovere dell’accoglienza, sul rispetto delle culture "altre" e sull’imperativo categorico di combattere ogni forma di razzismo.
E i sindacati che dicono? Sulla faccenda sono muti come i pesci, perché sono complici del sistema.
I sindacati combattono per l’abolizione dei voucher, imponendo il lavoro nero o la disoccupazione a migliaia di giovani italiani.
I sindacati hanno fatto un’opposizione di facciata all’abolizione dell’art. 1 dello Statuto dei Lavoratori: il licenziamento senza giusta causa.
I sindacati non dicono una parola quando la cooperativa si trasforma in caporalato legalizzato.
Fortunatamente per i nostri imprenditori ci sono proprio le cooperative, che offrono i profughi come schiavi!
Così Ponzio Pilato con la mano sinistra lavò la destra...
Mentre tutti noi - istigati dalle TV - ci accapigliamo a discutere di immigrazione selvaggia e di razzismo, l'attuale regime catto-comunista ha abolito l'art. 1 della Costituzione che recita: "L'Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro". A quanto pare nessuno se n'è accorto: tutti però sanno che il Milan ha ingaggiato Bonucci... O sbaglio?
Enrico Montermini 26/07/17




 

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