COLPO DI STATO di Enrico Montermini


Il 27 maggio 2018 è un giorno che resterà a lungo nella memoria degli italiani. Il presidente Mattarella ha impedito alle forze politiche che hanno vinto le elezioni di presentare un governo all'approvazione delle Camere. E' un fatto di una gravità inaudita. Difendere il risparmio degli italiani non è compito del Presidente della Repubblica: è una considerazione politica che spetta solo al Parlamento, titolare del potere legislativo, e al Governo, titolare del potere esecutivo. Ben altri sono i compiti del Presidente: garantire l'indipendenza dei poteri sovrani dello Stato.
Questa intromissione di Mattarella in funzioni che non gli sono attribuite dalla Costituzione pone interrogativi a dir poco terrificanti sulla legittimità democratica dell'intero sistema di potere in Italia. Del resto il compianto Cossiga ci aveva già messi in guardia, scrivendo che se un giorno ci fosse un colpo di stato per ripristinare la monarchia si troverebbero fior fior di giuristi pronti a dimostrare che la Costituzione prevede proprio questa forma di stato. E così, in un afoso pomeriggio di maggio, abbiamo tutti scoperto di vivere in una monarchia illuminata secentesca, nelle quale un re per grazia di Dio esercita un potere assoluto sulla Nazione per il bene del suo popolo. Il Mattarella che afferma essere suo dovere difendere gli italiani dalle minacce dei Mercati non è altro che un nuovo Re Sole, il quale amava dire: "la Francia sono io!" Ma chi aveva eletto il Re Sole? E chi ha eletto il presidente Mattarella? Il potere presidenziale esercitato da Mattarella non conosce limiti o forme controllo, perché il garante della Costituzione è proprio lui.
Il "niet" di Mattarella a Conte è arrivato dai poteri occulti, che signoreggiano sull'Italia e gli italiani. Il nostro è infatti un paese a sovranità limitata dal 1943, quando un pugno di gaglioffi cedette la sovranità nazionale a potenze straniere per timore di perdere i propri privilegi e di essere chiamati in tribunale a rispondere di tutte le leggi che avevano violato. Di questo vomitevole mercimonio due furono i mediatori: il Vaticano e la Massoneria. Dal 1948 tutti i presidenti della repubblica sono stati espressione dell'una o dell'altra forza: Mattarella, ad esempio, è un uomo del Vaticano, come Napolitano lo era della Massoneria. Ed eccoli, questi due poteri, ricomparire alle spalle di Matarella in una afosa giornata di maggio del 2018. Il papa gesuita ultraprogressista non può tollerare un Salvini agli Interni, che ordina di fermare gli sbarchi e rimpatriare i migranti. E poi il Vaticano ha la memoria lunga: certe sparate anti-clericali della Lega non le ha certo dimenticate. La Massoneria invece non può tollerare che governi una forza politica come il M5S, che non ammette massoni tra i suoi deputati. Due forze anti-democratiche, illiberali e anti-nazionali, perché ecumeniche: due forze in grado di mobilitare la solidarietà del grande capitale ebraico, chiaramente nominato nel discorso odierno di Mattarella con l'espressione "i Mercati". Vaticano, Massoneria e Alta banca sono i promotori storici del progetto europeista, che Mattarella ha rivendicato di voler difendere a ogni costo. Potrei farvi una lunga disquisizione storica su questo punto, ma credo che due esempi valgano più di mille parole: Mario Monti e Mario Draghi sono stati educati dai Gesuiti, sono stati consulenti di Goldman Sachs e sono tuttora Potentissimi Maestri di super-Logge massoniche transnazionali. Non sono dettagli da poco!
Il merito di Salvini e Di Maio è di aver costretto i poteri forti a venire allo scoperto: ora la realtà è sotto gli occhi di tutti. Mi auguro che si torni presto alle elezioni e che questi due facciano il pieno di voti. Cosa cambierebbe? - direte voi. Ci vogliono i voti di due terzi delle Camere in seduta congiunta per mettere sotto impeachment il Presidente della Repubblica per alto tradimento: - questo, sì, sarebbe una vera vittoria per la democrazia! Solo così il 2018 può diventare l'Anno zero, a partire dal quale ricostruire l'Italia mettendo al centro del dibattito politico gli Italiani invece che l'Europa, i Mercati e i migranti. Se invece si imponesse la logica dell'inciucio, del trasformismo all'insegna del "tutto cambi, perché tutto resti uguale a prima": - a quel punto dove andremo a finire? Chi più oserà mettere un freno al potere delle caste? Mettiamo l'elmetto e scendiamo in trincea: la battaglia per riconquistare i nostri diritti è appena cominciata!

Enrico Montermini, 28.05.2018

#colpodistato #Mattarella #Salvini # DiMaio #governo #Conte

Commenti

  1. Lei ha scritto che massoneria e vaticano sono due soggetti illiberali. Ma non è invece completamente l' opposto ? Non è vero che entrambi: massoneria prima e vaticano poi, professano la "diabolica "causa liberale, che fù la causa della crisi del 1929, dell' ascesa dei totalitarismi e dello scoppio della seconda guerra mondiale ? E non è lo stesso liberismo, che ai giorni nostri ha assunto il nome di neo-liberismo (alias: globalizzazione), che ci stà conducendo verso un' altra catastrofe sia a livello nazionale che globale appunto ?

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