CONCUSSIONE, TRUFFA E ABUSO D’UFFICIO: IL SINDACO DI RIACE AGLI ARRESTI DOMICILIARI. ERA L’EROE DI SAVIANO
di Enrico Montermini 
“Qualunque sarà il destino del nostro Paese, chi non si riconosce in questo governo, chi non si riconosce in ciò che sta accadendo, deve ripartire da qui. È a Riace che bisogna andare, è da questa nuova Atene di democrazia che può rinascere un nuovo modello di prassi sociale. E dobbiamo esser pronti a mettere i nostri corpi a difesa di questo modello perché è da qui che può ripartire il percorso per un nuovo Paese”. Così pontificò il guru delle Sinistre, al secolo Roberto Saviano, dalle colonne di Repubblica il 26 agosto scorso.
Riace - “l’Atene della democrazia” - ha svelato al mondo il suo vero volto nella giornata di ieri, quando gli uomini della Guardia di Finanza hanno consegnato l’ordinanza di custodia cautelare al sindaco Domenico Lucano. La Procura di Locri gli contesta i reati di concussione, truffa e abuso d’ufficio.
L’indagine era partita in seguito al riscontro di gravi irregolarità nella gestione dei finanziamenti erogati dal Ministero degli Interni e dalla Regione Calabria per l’accoglienza dei profughi.  
Come al solito i compagni predicano bene e razzolano male.


Enrico Montermini 2.10.2018
 
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