GEORGE ORWELL RILETTO AI GIORNI NOSTRI di Enrico Montermini Il romanzo “1984”, pubblicato da Orwell nel lontano 1948, fu buon profeta della storia dell'Europa orientale nei successivi cinquant'anni. La spietata denuncia dei metodi totalitari del comunismo assicurò all'opera una fortuna strepitosa, che è poi andata via via scemando dopo la caduta del Muro di Berlino. Forse l'umanità ha cambiato rotta dopo la fine della guerra fredda? Direi proprio di no e proprio per questo Orwell rimane un autore di grande attualità. La geopolitica di Orwell Il mondo descritto in “1984” è ripartito in tre grandi blocchi di stati totalitari in guerra tra loro: l'Oceania, l'Eurasia e l'Estasia. Il primo di questi blocchi è chiaramente identificato con la talassocrazia dei paesi di lingua e cultura anglosassone. Gli altri due blocchi, per il lettore del secolo scorso, erano facilmente identificabili con il blocco comunista guidato dall'URSS e un blocco
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