REQUIEM PER LA SECONDA REPUBBLICA di Enrico Montermini Conte si è dimesso. Non era mai successo nella Storia che a un presidente incaricato, scelto dai partiti che hanno vinto le elezioni, fosse impedito di presentarsi di fronte alla Camere per chiedere il voto di fiducia all'insediamento del Governo. Col suo gesto Mattarella ha certificato la morte della Seconda repubblica. Il suo discorso al Paese ha certificato ciò che gli italiani, in fondo, sospettavano già: la sovranità popolare espressa dal voto democratico non conta nulla, contano solo gli obblighi di cui egli è garante con Goldman Sachs e i governi di Parigi e Berlino. Ma se questa è la fine della democrazia, di quale democrazia stiamo parlando? Mattarella non è stato eletto dai cittadini: la Costituzione non lo prevede. Fu scelto in un conciliabolo segreto tra Renzi e Berlusconi: due soggetti che nemmeno sedevano in Parlamento a quel tempo. Mattarella si è sdebitato nominando Renzi presidente del Consiglio e fac
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COLPO DI STATO di Enrico Montermini Il 27 maggio 2018 è un giorno che resterà a lungo nella memoria degli italiani. Il presidente Mattarella ha impedito alle forze politiche che hanno vinto le elezioni di presentare un governo all'approvazione delle Camere. E' un fatto di una gravità inaudita. Difendere il risparmio degli italiani non è compito del Presidente della Repubblica: è una considerazione politica che spetta solo al Parlamento, titolare del potere legislativo, e al Governo, titolare del potere esecutivo. Ben altri sono i compiti del Presidente: garantire l'indipendenza dei poteri sovrani dello Stato. Questa intromissione di Mattarella in funzioni che non gli sono attribuite dalla Costituzione pone interrogativi a dir poco terrificanti sulla legittimità democratica dell'intero sistema di potere in Italia. Del resto il compianto Cossiga ci aveva già messi in guardia, scrivendo che se un giorno ci fosse un colpo di stato per ripristinare la monarchia si
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E' QUESTA L'ITALIA CHE VOGLIAMO? di Enrico Montermini Radio RTL ha appena lanciato una formidabile campagna pubblicitaria. Lo rende noto, con orgoglio, il sito web ufficiale dell'emittente in data 7 maggio. Sono previsti spot tv su Canale 5, Italia 1 e La7 Radiovisione, spot radiofonici sulle tre emittenti del gruppo (RTL 102.5, Radiofreccia e Radio Zeta), pagine advertising su quotidiani, settimanali, mensili e cartelloni pubblicitari. L'investimento complessivo ammonta a 3 milioni di euro. La nota stonata dell'intera faccenda risiede nei temi della campagna, che mi sembrano assai discutibili. Il primo soggetto, “Famiglia senza confini”, ci mostra una giovane donna bianca in topless accanto un aitante maschio di colore. La donna sorregge tra le braccia un bambino mulatto. La voce in sottofondo recita: “Mi chiamo Alessia, sono sposata con Abdel... insieme abbiamo una figlia, Cristina, che nel DNA intreccia terre lontanissime. Apriamo gli occ
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FINITE LE FESTE, SI RACCOGLIE L'IMMONDIZIA di Enrico Montermini Venticinque aprile: festa della Liberazione. I giovani dei centri sociali gridano davanti alle telecamere contro il fascismo, che non c'è, e inneggiano alla Palestina. Mediatica esaltazione del nulla cosmico! Primo maggio: festa del Lavoro. Giovani immigrati sfilano con le bandiere rosse gridando "no al razzismo" e "lotta all'imperialismo". Con loro sfilano i giovani della generazione arcobaleno con lo spinello in mano. Non una parola di protesta si leva contro il "Job act" di Renzi. Finite le feste, oggi si raccoglie l'immondizia . Povertà tra i giovani. Povertà tra gli anziani. Povertà tra le famiglie. Si celebrano più divorzi che matrimoni e le nascite crollano. Famiglie e imprese sono derubati di oltre il 50% dei loro redditi dal Fisco, mentre pochi fortunati nascondono grandi fortune nei paradisi fiscali. Tutto ciò è il lascito di sei anni di governi appoggi