LA SINARCHIA E ADOLF HITLER di Enrico Montermini
Quando mi accinsi a scrivere Mussolini e gli Illuminati raccontai dell’esistenza di diverse società occulte, che operano alle spalle della massoneria e che portano avanti una propria agenda politica con l’appoggio di potenti gruppi finanziari e industriali. Questa “area grigia” tra esoterismo e grande finanza è il mondo in cui operano gli Illuminati, le cui diverse fazioni a volte cooperano e a volte si combattono ferocemente per procura. Tra queste sette una delle più potenti e meno conosciute è quella del Movimento Sinarchico d’Impero (MSE), che si formò all’indomani della Prima guerra mondiale e che conserva tuttora un potere grandissimo.

L’intuizione del libro Mussolini e gli Illuminati.
Riguardo ai rapporti tra Hitler e il Movimento Sinarchico d’Impero a pagina 39 del mio libro scrivo testualmente:
<< …ho il sospetto che Hitler fosse in contatto con il MSE. Questa mi sembra l’unica spiegazione della granitica certezza del Fuhrer che la Francia non avrebbe opposto resistenza ai suoi piani >>.
In base a quanto ho potuto ricostruire, questo pensiero si forma nella mente di Hitler nei giorni successivi all’incontro col duca di Winsdor, che era stato costretto ad abdicare dal trono inglese a causa della scandalosa relazione con Wally Simpson. L’incontro tra il Fuhrer e l’ex sovrano avvenne il 22 ottobre 1937. Il duca fece forse da intermediario o da mediatore tra Hitler e i sinarchisti francesi? Una risposta certa non posso darla, ma ci sono una serie di indizi che rendono verisimile questa ipotesi: il duca di Winsdor era filo-nazista e viveva in Francia. Questo non è tutto. Nel corso del loro incontro Hitler promise al duca di restituirgli il trono non appena la Germania avesse vinto la guerra. Perciò i due prevedevano già un conflitto europeo, le cui conseguenze politiche avrebbero scosso le fondamenta stesse della monarchia britannica. Ciò poteva avvenire solo per effetto di una sconfitta della Francia, che avrebbe messo il Regno Unito di fronte al fatto compiuto dell’egemonia tedesca sull’Europa. Questa mia interpretazione è confermata dal fatto che già il 5 novembre 1937, nel corso di una conferenza con i comandanti della Wermacht, Hitler oltre a dettare le tappe dell’espansionismo tedesco – Austria, Cecoslovacchia, Polonia – accennò anche al fatto che presto la Francia potrebbe essere paralizzata da problemi interni.
Quando la guerra scoppiò per davvero (1939), Hitler ordinò di lanciare l’offensiva sul fronte occidentale subito dopo la sconfitta della Polonia. Il Fuhrer mordeva il freno, aveva fretta e questa fretta appare sospetta. A quanto pare egli sottovalutava i problemi di carattere militare e riponeva ogni sua speranza nelle divisioni interne dei francesi, nella loro avversione a fare la guerra, nel timore di molti che la sconfitta di Hitler avrebbe spalancato le porte alla rivoluzione comunista. La cosa straordinaria è che tutte queste difficoltà erano ignote ai militari e ai diplomatici tedeschi: evidentemente Hitler basava i suoi giudizi su informazioni a cui costoro non avevano accesso.
I generali tedeschi, come è noto, basavano le proprie valutazioni su fattori esclusivamente militari: perciò ritenevano l’Armèe il più potente esercito del mondo e la linea Maginot inattaccabile. Si comportarono di conseguenza, facendo di tutto per scongiurare il presunto suicidio di un attacco sul fronte occidentale. Forse si spinsero addirittura a consegnare i propri piani militari agli Alleati. Resta il fatto che quando quei piani caddero in mani nemiche, essi colsero il pretesto per annullare sine die l’offensiva. Hitler però non demordeva e approvò il bizzarro piano propostogli da Von Mainstein, solo perché nessun altro generale osò sottoporgli un progetto alternativo. Sappiamo da Basil Liddel Hart che la formidabile vittoria del giugno 1940 si sviluppò in modo rocambolesco. Hitler, infatti, voleva sospendere l’offensiva dopo aver superato la Marna: l’effetto psicologico, sosteneva, sarebbe stato sufficiente per indurre la classe dirigente francese a farla finita e a chiedere la pace. Ma chi aveva dato a lui queste garanzie? Fu solo a causa dell’insistenza dei generali tedeschi, i quali di fronte al travolgente successo dei panzer di Guderian avevano mutato parere, che un riluttante Hitler autorizzò la prosecuzione nell’offensiva fino alla Manica e, in un secondo momento, su Parigi, Lione e Tolone. Eppure anche qui qualcosa non torna: fu per un ordine esplicito di Hitler che l’esercito inglese riuscì a fuggire all’accerchiamento tedesco imbarcandosi a Dunquerk. Siamo di fronte, di nuovo, a un’intesa politica segreta?
Persino quando l’intero esercito francese era stato sbaragliato esisteva, per la Francia, la possibilità di continuare la lotta. Il governo francese si sarebbe potuto trasferire ad Algeri, visto che le colonie, l’esercito coloniale e la flotta da guerra francesi erano fuori dalla portata della Wermacht. Era il piano che Churchill, appena nominato Primo ministro, aveva proposto di attuare; ma a Parigi prevalsero le forze favorevoli a un compromesso con la Germania nazionalsocialista e così fu firmato un armistizio.
Nel mio libro ho ipotizzato che i sinarchisti francesi si fossero rivolti a Hitler per liquidare quelle forze politiche, che ancora si opponevano ai loro piani occulti. In cambio avrebbero offerto la collaborazione della grande industria francese allo sforzo bellico tedesco. Ipotizzavo ciò anche in rapporto alle teorie geopolitiche di Houshofer, membro della società Thule, che ispirarono sia Hitler – che fu membro dello stesso ordine – sia Jean Coutrot, il fondatore dello MSE. Vi erano, insomma, le premesse per una collaborazione di natura per lo meno tattica tra la Thule e i sinarchisti francesi in vista di comuni obbiettivi. Queste folgoranti intuizioni sono state confermate da una serie di documenti pubblicati dal giornalista investigativo Jeffrey Steinberg.
I documenti di Jeffrey Steinberg
Tra le organizzazioni di intelligence americane, una delle meno note è il Coordinatore dell’Informazione (COI), che nel novembre 1940 preparò un rapporto top secret dal titolo “La sinarchia e la politica del gruppo Banque Worms”, dal quale citerò alcuni passaggi:
<< I rapporti recenti contengono vari riferimenti al crescente potere politico in Francia del gruppo Banque Worms, che comprende tra i suoi membri ardenti collaborazionisti [dei nazisti] come Pucheu, Benoist-Mechin, Leroy-Ladurie, Bouthillier, ed esponenti di grandi organizzazioni industriali francesi […] Il movimento reazionario noto come 'sinarchia' esiste in Francia da quasi un secolo. Il suo scopo è stato sempre quello di portare a termine una rivoluzione incruenta, ispirata dalle classi alte, mirante a produrre una forma di governo dei 'tecnici' (il fondatore del movimento era un 'politecnico'), capace di subordinare la politica interna ed estera all'economia internazionale. Gli scopi del gruppo Banque Worms sono gli stessi della 'sinarchia' ed i leader dei due gruppi sono, nella maggior parte dei casi, identici”.
Questo sarebbe stato, secondo il COI, il programma politico dell'internazionale sinarchista nell'agosto 1940:
<< (a) contenere la 'Revolution Nationale' laddove i suoi sviluppi potrebbero condurre alla creazione di un nuovo ordine sociale;
(b) contenere ogni nuovo schema sociale tendente ad indebolire la forza dei finanzieri e industriali internazionali;
(c) operare per giungere al definitivo controllo di tutta l'industria da parte della finanza e industria internazionale;
(d) proteggere gli interessi ebraici e anglo-sassoni >>.
Secondo il COI i progetti sinarchisti erano sostenuti da taluni circoli tedeschi, dai quali emergevano personaggi di primo piano come il feldmaresciallo Herman Göring (Ministro dell’Aeronautica e capo del Programma economico quinquennale) e il dott. Walter Funk (Ministro dell'Economia, Presidente della Reichsbank e rappresentante del regime nazista presso la Banca per i Regolamenti Internazionali.) Nel rapporto si faceva cenno anche a << certi ambienti industriali in Gran Bretagna simpatizzano per il movimento >> e alle pressioni esercitate per << ottenere l'adesione di grandi interessi industriali statunitensi al movimento >>.
Il documento descriveva anche i piani della sinarchia verso la Gran Bretagna:
<< Provocare la caduta del governo Churchill creando nel paese la convinzione che occorra un governo più energico nella condotta della guerra ... e far sì che si costituisca un nuovo governo in cui entrino Sir Samuel Hoare, Lord Beaverbrook e Mr. Hove-Belisha. (Nota. La fonte ha aggiunto che nel gruppo Worms si è affermata la convinzione che quei circoli in Gran Bretagna che sono ben disposti verso i loro piani sono i più critici verso Mr. Churchill, Lord Halifax e il Capitano Margesson.); e attraverso l'opera di Sir Samuel Hoare giungere ad un accordo tra l'industria britannica e il 'blocco' franco-tedesco; e proteggere gli interessi anglo-sassoni sul continente >>.
Si noti che il passaggio sopra riportato chiarisce in modo profetico le ragioni per le quali Rudolf Hesse, nell’aprile 1941, decise di compiere il fatidico volo in Scozia, dove poi fu catturato per ordine di Churchill. Infatti quello fu l’ultimo, disperato tentativo per giungere a un compromesso anglo-tedesco prima dell’operazione Barbarossa. Probabilmente le basi di questo compromesso erano quelle esposte nel novembre precedente dal COI.
Il rapporto si chiudeva con un’affermazione sconvolgente:
<< per quanto riguarda la Germania si spera di eliminare alla fine dalla scena politica Hitler, Goebbels e Himmler con la sua Gestapo, facilitando in tal modo la formazione di un blocco economico anglo-franco-tedesco >>.
A questo punto diventa difficile dar torto a coloro che parlano del progetto di integrazione politica ed economica europea come di un'idea nazi-fascista, ma con uno Schacht al timone al posto di Hitler.
I documenti di Paolo Cortesi e Giuseppe Cosco
Anche nei circoli governativi della Francia di Vichy emergeva una certa inquietudine per il crescente potere della Sinarchia. Il governo collaborazionista francese pensava di avere a che fare con un’emanazione della fantomatica cospirazione giudeo-massonica.
Henri Chavin, dal settembre 1940 a capo della Sureté nationale, la polizia segreta, diresse un’indagine sui sinarchisti francesi. L’esito di quella inchiesta, che fu completata nell’estate del 1941, è conosciuto col nome di “Rapporto Chavin”. In base al rapporto la Sinarchia, come organizzazione strutturata, assumeva il nome il nome di Mouvement Synarchique d’Empire (Movimento Sinarchico d’Impero), e la C.S.A.R., ovvero Convention Synarchique de Action Révolutionnaire (Convenzione Sinarchica di Azione Rivoluzionaria), era il suo braccio armato.
Il metodo usato dai sinarchisti in ogni Paese sarebbe stato il seguente:
<< … dare a ciascun Paese una costituzione politica ed un’economia nazionale la cui particolare struttura renda possibili i seguenti punti:
1. Mettere il potere politico nelle mani dei mandatari dei gruppi interessati (banchieri e capitalisti);
2. Realizzare la massima concentrazione in ogni ramo dell’industria, allo scopo di eliminare qualsiasi concorrenza;
3. Avere l’assoluto controllo dei prezzi di qualsiasi prodotto;
4. Inquadrare gli operai in un organico giuridico e sociale che non permetta più nessuna azione rivendicatrice da parte sua.
E quest’ultimo punto era anche uno dei fini indicati dai Protocolli >>.
 Il rapporto Chavin così concludeva:
<< Il M.S.E. rappresenta dunque essenzialmente un episodio della lotta del capitalismo internazionale contro il socialismo e anche un tentativo potente di imperialismo finanziario teso ad assoggettare tutte le economie dei differenti paesi ad un controllo unico, esercitato da certi gruppi bancari dell’alta finanza, i quali si assicurano così, sotto il pretesto della lotta contro il comunismo, un monopolio di fatto su tutta l’attività industriale, commerciale e bancaria. Le grandi amministrazioni del paese sono diventate i servizi esterni della Banca Worms ed il Journal officiel serve da veicolo per le decisioni del suo consiglio d’amministrazione, di cui gli alti funzionari di stato non sono che gli agenti operativi >>.
Cosa fu realmente la Sinarchia?
Come conferma il Rapporto Chavin il MSE nacque in Francia nel 1922. Epiphanius nota con acutezza che poco tempo prima si erano affermarono il Royal Institute of Internazional Affair (RIIA) in Gran Bretagna e il Council of Foregn Relations (CFR) negli Stati Uniti; e inoltre che il 1922 fu anche l’anno della marcia su Roma e della fondazione del movimento Paneuropa di Kalergi.
Secondo Epiphanius il reclutamento nel MSE era di tipo segreto e veniva condotto secondo i metodi degli Illuminati di Baviera. Gli obbiettivi erano gli stessi di Kalergi: un’Europa federata e la suddivisione del mondo in cinque blocchi autarchici di nazioni posti sotto la guida europea. Si trattava insomma di una visione euro-centrica del mondialismo: una variante di quel mondialismo che poi si è veramente affermato, incentrandosi però sull’asse atlantico. Il Patto Sinarchico Rivoluzionario, documento che iniziò a circolare a partire dal 1935, indicava la Francia – invece che le nazioni anglo-sassoni – come il centro motore del progetto rivoluzionario mondiale.
A proposito dei finanziatori di questo progetto, di cui diremo meglio in seguito, il nostro studioso cita: il cartello dell’acciaio Lambert-Ribot, i banchieri israeliti Lazard, il magnate Ernest Mercier, “amministratore di una banca dei Rothschild e protettore del banchiere israelita Olef Ashberg – uno dei corrispondenti principali di Wall Street nel finanziamento alla Rivoluzione d’ottobre” – e del politico israelita Kaganovic, segretario del segretario del PCUS; ma soprattutto la banca Worms, diretta dall’ebreo Hippolite Worms, che nel 1912 aveva sposato Gladis Morgan, esponente di una delle più potenti famiglie dell'establishment anglo-sassone e protestante americano.
Non a caso negli Stati Uniti i sinarchisti erano in affari con J.P. Morgan e Du Pont “già impegnati in una serie tentativi di golpe contro il presidente F.D. Roosevelt” secondo Steinberg, il quale cita tra i nemici di F.D. Roosevelt anche gli interessi dello studio legale Brown Brothers Harriman, ai quali apparteneva Prescott Bush, “che fu apertamente impegnato a finanziare il Partito Nazista, e il connubio a Wall Street tra la finanziaria Dillon Read e lo studio legale Sullivan and Cromwell” che organizzò i cartelli internazionali dell’acciaio, del carbone e del petrolio al quale appartenevano IG Farben, il Circolo Keppler, e la Stein Bank di Colonia “del finanziere delle Allgemeine SS Kurt von Schroeder”.
Per chiarire meglio questi intrecci cito una lettera dell’ambasciatore americano in Gran Bretagna Anthony J. Drexel Biddle Jr. al Presidente Roosevelt, datata 7 gennaio 1942, in cui si parla di una “cricca della Banque Worms” che controllava il regime fascista di Vichy in Francia. “Questo gruppo non dev'essere considerato come composto da francesi, così come quelli della loro controparte in Germania non debbono essere considerati tedeschi, giacché gli interessi dei due gruppi sono così interconnessi da essere inestricabili; tutto il loro interesse è concentrato ad accrescere le loro partecipazioni industriali e finanziarie”.
Ritornando al progetto dei sinarchisti francesi, l’ispiratore può essere chiaramente individuato nel grande illuminato Saint-Yves d’Alveydre. Questi, in una serie di libri pubblicati alla fine dell’Ottocento, aveva già chiaramente individuato un futuro comune per i popoli europei sotto una triplice, spietata dittatura: l’Autorità, ossia il potere religioso, ed il Potere (economico e politico). Questi tre gruppi avrebbero governato insieme, ciascuno nel proprio ambito. Il marchese d’Alveydre immaginava l’èlite degli Illuminati sinarchisti al vertice della piramide iniziatica, con i bassi iniziati, reclutati nella massoneria, a formare un esercito di tecnocrati incaricati di gestire le attività operative ovvero la conduzione delle attività produttive e della politica.
La meta finale di un simile processo non poteva che essere la teocrazia e questo spiega l’adesione al MSE di Constant Chevillon, Gran Maestro del Rito massonico di Memphis e Misraim, patriarca della “Chiesa gnostica” e alto dignitario delle Logge martiniste francesi. Proprio a casa sua, il 25 settembre 1941, la polizia di Vichy ritrovò, nel corso di una perquisizione, una copia del Patto: furono probabilmente le sue rivelazioni a dare il via all’inchiesta di Chavin. Chevillon pagò con la vita il suo tradimento: la mattina successiva all’arresto fu rinvenuto cadavere a pochi chilometri di distanza dal commissariato di polizia dove era stato interrogato.
Un altro personaggio degno di nota è, naturalmente, l’estensore del Patto: Jean Coutrot, politico francese, che prima collaborò col governo del Fronte Popolare e poi con quello di Vichy. Nel 1944 il leader del MSE venne prelevato a casa da un commando di uomini armati e giustiziato. Probabilmente Coutrot non era più utile ai ricchi burattinai che finanziavano il complotto, perché la fase della conquista del potere in Francia era terminata e il movimento mirava ad estendere il proprio potere all’Europa e al mondo. Coutrot, quindi, rimaneva solo un testimone scomodo da tacitare per sempre.
Il movimento sinarchista tentò tre volte senza successo di rovesciare la Terza Repubblica: nel 1928 (Maresciallo Lyautey), nel 1934 (con la Croix de Feu del Colonnello LaRocque e l'Action Francaise di Charles Maurras), e nel 1937 (gli estremisti di destra Cagoules), mentre al tempo stesso lanciava operazioni di infiltrazione dei governi di Parigi. Nel 1940 il Sinarchismo fu il fattore decisivo nella “misteriosa” caduta della Francia nelle mani dell'esercito tedesco in sole sei settimane. Il potere dell’organizzazione è tuttora intatto e l’asse franco-tedesco, che controlla le politiche e le finanze dell’Unione Europea, ne è la dimostrazione.
Bibliografia:
  • Pierre Beaudry, Synarchy Movement Of Empire, Leesburg Virginia, Giugno 2005.
  • Giuseppe Cosco, Un potere segreto prepara la rivoluzione mondiale, su “Oltre la conoscenza”, n. 26, luglio/agosto 1998.
  • Louis Daménie, La tecnocrazia. Punto di incontro della sovversione.
  • Enrico Montermini, Mussolini e gli Illuminati, Edizioni Sì.
  • Epiphanius, Sette e società segrete. La faccia occulta della Storia, Controcorrente.
  • Jeffrey Steinberg, Sinarchia: dalla Banque Worms a Rohatyn e Shultz consultabile su https://www.movisol.org/worms.htm (URL visitato in data 16.10.2017)

#massoneria #sinarchia #Hitler #nazismo #nwo #euro #unioneeuropea #SaintYvesd'Alveydre

Commenti

  1. Mi scusi montermini lei ha mai letto Celine? "LA scuola dei cadaveri PDF" oppure" LA Bella rogna "oppure Bagatelle" c'e' tutto li dentro Celine non sbaglia un nome meglio dei protocolli dei savi di sion ,i nostri padroni sono tutti ebrei altro Che sinarchia ,monopolio EBREO dal l'informazione ALLE banche ,nel video manco uno si e'azzardato a dire I Nomi Elkann d
    Debenedetti cairo mieli mentana augias Ferrara ecc tutti ebrei nei posto piu importanti per non parlar delle banche e mastrapasqua ebreo con piu di 20 cariche ,parlavano di Dongo di Churchill di fantasmi e con che eloquenza! !Tanto I divoratori di Fieno ascoltano tutto e credono a tutto!

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    1. Ho già scritto di Mentana, Augias, Mieli, Ferrara, ecc. in altri post. Scorra il blog e vi troverà cose di suo interesse spero. Cordiali saluti.

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  2. Un altro libro digiti"l'ebreo attraverso I secoli " del 1898 di giuseppe panunzi un Eroe! per me Celine lo ha letto ! So che lei sa sul potere ebraico ma sono gli altri che mordono il freno ,se non vedono lei alzare su LA testa questi che l'ascoltano non lo faranno mai !Per gli utenti si sa mai che qualcuno vi sia digitate:" lasha darkmoon l'america vinta" lettura velocissima oppure" il Nemico Occulto video" video da premio Oscar ,sawadee kap Montermini

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    1. "So che lei sa sul potere ebraico ma sono gli altri che mordono il freno, se non vedono lei alzare su la testa questi che l'ascoltano non lo faranno mai!" - dice lei.
      Cerchi sul blog i seguenti articoli:
      - Il lavaggio del cervello dei Goym
      - La lobby ebraica dell’informazione: nuove rivelazioni
      - I segreti dei De Benedetti
      - La propaganda sionista della Destra italiana
      Non mi nascondo certo dietro un dito, io! Ho fatto nomi e cognomi, ho citato fatti concreti, ho indicato le mie fonti. Credo però che ognuno sia responsabile di ciò che fa, non della razza a cui appartiene: non c'è nessuna colpa e nessun merito ad essere nati ebrei. Essere anti-sionisti è un conto, essere antisemiti è un altro: l'antisemitismo è l'arma più efficace in mano ai sionisti, che piangono e fottono! Viceversa, conosco fior fiore di studiosi ebrei nettamente ostili al sionismo - e spesso sono proprio questi ultimi a rivelare i segreti più inaccessibili per i goym.

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  3. Celine diceva :" gli ebrei hanno paura solo di una cosa ,il razzismo! Di tutto il resto se ne fottono antisemitismo sionismo comunismo fascismo ecc tutti trucchi per nascondersi meglio !Ora, ha sentito quel piccoletto nel video cosa ha detto ?inutile ragionare hanno sempre ragione loro ,per me Celine non ha ragione , straragione . Al popolino interessano I soldi e I soldi stanno tutti in mano ALLE banche ebree ,eccoquesto il popolo non lo sa ! Difatti nel mio piccolo lo dico sempre in giro per I'll web tutte le banche dove mettete I soldi sono ebree Goldman Sachs JP Morgan Morgan lynce lazzard brothers hambro Solomon ecc ecc e'normale che ve li fottano ,il popolo non le sa queste cose bisogna svegliarlo dal rimbambimento in cui giace

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  4. Montermini provi leggere quei 3 libri di Celine ,sul web adesso forse non si trovano solo" LA scuola dei cadaveri PDF"il secondo PDF migliore del fulltext altrimenti in Italia credo si possno comprare in qualche libreria e' erudizione a basso costo ,se si legge Celine leggere altri e' una perdita di tempo

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