I MAESTRI DELLA SOCIETA' LIBERA E APERTA
di Enrico Montermini
Il 10% più ricco della popolazione detiene il 50% di tutte
le ricchezze d'Italia. A questa élite di ben pensanti, di illuminati, di bene
educati, la democrazia non piace proprio. Pur salvaguardandone le forme, ne ha
stravolto il contenuto. C'è riuscita alleandosi con l'élite intellettuale delle
minoranze organizzate e degli orfani del comunismo, sconfitti dalla Storia, ma
ancora ottusamente convinti di dover redimere il mondo dai suoi peccati.
Ex-comunisti apolidi che vivono in attici sontuosi, checche
isteriche e femministe rabbiose sono stati arruolati come maestrini e maestrine
per inculcare i loro valori alla plebe ignorante e canaglia. Si ammantano di belle parole come
"Libertà", "Diritti", "Progresso" e accusano la
stragrande maggioranza degli italiani - che non la pensano come loro - di
razzismo, sessismo, omofobia e fascismo. E' uno strano concetto di democrazia,
quello in cui le opinioni della maggioranza sono criminalizzate in nome di più
nobili valori, di cui un pugno di intellettuali si sono auto-eletti custodi e interpreti esclusivi.
Mi ingiungono di rispettare l'immigrato nero, l'ebreo e il
musulmano, il gay, la donna e così via. E' giusto così e mi sta bene. Però
pretendo dagli altri uguale rispetto verso di me. Io dichiaro di essere bianco,
italiano, maschio, eterosessuale, credente nella famiglia tradizionale e di
riconoscermi nelle radici cristiane della cultura italiana ed europea - e per
questo mi chiamano fascista. Non ho capito perché io devo rispettare l'identità
di tutti, quando gli altri sputano addosso alla mia.
L'omologazione culturale, come ci viene spiegato da questi
maestri, sarebbe l'obbiettivo del nuovo fascismo che risorge: dobbiamo
mobilitarci in nome del rispetto delle diverse identità. Vediamo alcuni esempi
di omologazione e rispetto per le differenze nel luogo dove vengono educati i
cittadini di domani: la scuola.
Per non turbare i figli degli immigrati si rimuovono i
crocifissi dalle classi, si aboliscono le recite di Natale, gli alberi
addobbati e i presepi. Per un attimo facciamo finta che siamo tutti d'accordo
che la scuola pubblica deve essere laica: - ma allora perché si permette alle
ragazzine musulmane di andare a scuola col velo? E perché nelle mense
scolastiche si fanno menù apposta per i bambini musulmani? Siamo rispettosi di
tutte le identità o siamo tutti laici? Se dobbiamo rispettare i musulmani,
perché la maggioranza degli italiani si deve vergognare di essere cristiana?
Perché il crocifisso deve arrecare offesa e il velo no? I simboli identitari
vanno aboliti oppure tutti i simboli identitari vanno bene, tranne quelli della
tradizione italiana? E perché solo i nostri non vanno bene? Aiutatemi a capire,
perché sono un po' confuso. A Lonigo i genitori musulmani hanno chiesto al sindaco ben più che un menù conforme alla loro religione, ma addirittura di abolire la carne dalla mensa scolastica: - insomma, siamo noi che dobbiamo islamizzare le nostre abitudini per non arrecare offesa.
Qualche anno fa, quando frequentava le scuole elementari,
mia figlia dovette studiare per un'interrogazione una paginetta sulla società
multiculturale. << La società multiculturale porta ricchezza, perché la
diversità degli altri arricchisce ciascuno di noi >> era una delle
frasette che i bambini dovevano imparare a memoria. Sapete questa come si
chiama? Politica. Nelle scuole elementari si fa politica. Invece che stimolare
lo sviluppo dello spirito critico, dell'autonomia di giudizio e della
discussione razionale, si inculcano idee politiche che devono essere imparate a
memoria e sulle quali non è ammesso discutere. In questa operazione si sottrae
tempo all'insegnamento delle nozioni che la scuola dovrebbe dare. E se un
genitore si lamenta perché la classe del figlio è indietro col programma a
causa di troppi bambini stranieri che non capiscono l'italiano, pazienza!
L'importante è che i bambini imparino a memoria la lezioncina sul
multiculturalismo!
Facciamo un altro esempio. In alcune scuole si è abolita la
festa della mamma dopo le proteste delle famiglie arcobaleno. In alcune scuole
si leggono i libri gender di Francesca Pardi: "Piccolo uovo",
"Perché hai due mamme?" e "Qual è il segreto di papà?". A
Torino è stato aperto un asilo gender, dove si negano le differenze biologiche
tra maschi e femmine. A Casalecchio di Reno gli educatori di un centro estivo hanno organizzato un gay pride per i bambini. Questo non è rispetto della diversità degli orientamenti
sessuali: questi sono i valori dell'ideologia gender insegnati nelle scuole.
Fermiamoci a riflettere: cosa si insegna nelle nostre
scuole? Che l'uomo è solo un bancomat di semini? E' questo il rispetto per la
figura del padre che si insegna ai nostri figli?
Cosa si insegna nelle nostre scuole? Che la donna è solo un
utero? E' questo il rispetto per le donne che si insegna ai nostri figli?
Può il miracolo della vita essere ridotto a un mercimonio di
spermatozoi e ovuli? La sessualità sarebbe dunque una merce - ovetti e semini -
che si compra al supermercato?
Basta l'egoistico desiderio di avere un figlio per
equiparare il diritto alla libertà sessuale - che nessuno nega - alla famiglia?
A quanto pare, sì. Sotto la dittatura delle minoranze organizzate i padri e le madri non hanno diritto
di cittadinanza. Nell’Italia di "genitore A" e "genitore B"
il Servizio Sanitario Nazionale offre gratuitamente la
triptorelina, il farmaco che inibisce lo sviluppo sessuale degli adolescenti.
In questo modo i ragazzi e le ragazze potranno un domani cambiare sesso più
facilmente. Questa è una violenza criminale verso i soggetti più deboli, più condizionabili, più fragili della nostra società perpetuata nell'omertà più totale dei mezzi di informazione del Regime.
Dobbiamo tacere di fronte a tutto questo per non offendere
neri, musulmani, gay e femministe? Io dico no - e pazienza si mi daranno del fascista, dell'omofobo e del razzista!
Enrico Montermini,
20.09.2018
#scuola #figli #famiglia #gender #islam
Di questi tempi montermini quello che dice e' gia ' qualcosa gliene do atto pero e' poco ho visto siete troppo pochi il vostro e' un borbottio siete 2 gatti siete folklore niente di piu poi li da lei Terra Rossa nessuno vi prende sul serio anzi si a ceffoni , li da lei ci stanno un sacco di lion club e rotary club una masnada di massoni faccendieri egoisti papponi che trescano dietro ai poveri operai, faccia Luce bisogna pur incidere l'ascesso che spurghi una buona Volta direbbe Celine
RispondiEliminaAncora con Celine? Il lupo cambia il nome ma non il vizio! ;)
EliminaVede montermini mi son fatto per 3 anni 10 -12 ore giornaliere di web senza commentare non ci riuscivo provavo a rovistare su quel popolo non so neanche io LA ragione comunque di tutta LA robaccia che ci sta sul WEB libri film pornografia Diffamazione depravazione ecc ecc l'unico che ha Capito tutto e difatti e' finito reietto e' Stato Celine , percio Ben venga essere giudicato male in quanto estimatore di Celine ,ho visto soon stato li 2 mesi ,non dico lei ma I suoi concittadini dormono pensono alla pensioncina se poi una loro qualche nipote si fa coprire da un qualche itinerante negretto non e' affar loro
RispondiEliminaNon mi sono mai permesso di fare commenti su Celine, figurarsi sui suoi lettori!
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSignor Montermini; anche io ho le sue stesse simpatie ideologiche, solamente che essere battezzato cristiano cattolico non lo ritengo per nulla un pregio: anzi tutt' altro ! Posto che prima ancora di sentirmi fascista, mi sento nazionalista; mi domando come posso simpatizzare (diciamo così), per una religione che già dalle sue prime origini per mezzo degli apostoli Pietro e Paolo, si prefisse l' obiettivo di essere universale ed ecumenica ? Dunque posso solamente affermare di essere cattolico in maniera del tutto involontaria se vogliamo. A meno che il cattolicesimo stesso non rinunzi alla sua caratteristica di essere religione ecumenica ed universale, e si "converta" in religione nazionale italiana. Ma tutto ciò dubito molto che essa possa farlo, dato che non ha mai riconosciuto lo stato italiano sin dai suoi esordi. Oltretutto "convertendosi" in religione nazionale dello stato italiano, andrebbe anche contro i fondamenti stessi del vangelo o di come dicono i lor sacerdoti, della parola di Gesù. Quindi nel mio caso, professare che sono cattolico, è un vero e proprio eufemismo. Posso altresì affermare di essere cattolico, "per Grazia ricevuta". Saluti
RispondiEliminaP.S.: Magari ecumenica già dalle sue prime origini poi forse proprio no !
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